Agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese siciliane attraverso un piano di emissioni obbligazionarie. È questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa firmato dalla Regione Siciliana, Cassa depositi e prestiti, Mediocredito Centrale e dall’Istituto regionale per il finanziamento alle industrie in Sicilia (Irfis – Fin Sicilia), a Palermo, nella sede dell’assessorato delle Attività Produttive. L’attuazione del programma, il primo di Basket Bond in Sicilia, è finalizzato a sostenere gli investimenti delle aziende siciliane di minori dimensioni e potrà contare su una dotazione finanziaria complessiva di 19 milioni di euro a valere sulle risorse comunitarie del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 21/27). Nel dettaglio, si tratta di 15 milioni di garanzie concesse dalla Regione a cui si aggiungono 4 milioni quale contributo pubblico a fondo perduto per l’abbattimento dei costi di emissione delle imprese. Si prevede che l’utilizzo di queste risorse si tradurrà in un effetto leva significativo che potrà dare luogo a un ammontare massimo di minibond pari a 60 milioni di euro, generando così un positivo impatto sul territorio.  All’incontro hanno partecipato, oltre all’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, il presidente di Irfis Fin Sicilia, Iolanda Riolo, il responsabile Imprese e Istituzioni Finanziarie di Cassa Depositi e Prestiti, Andrea Nuzzi, e l’amministratore delegato di Mediocredito Centrale, Francesco Minotti. Il programma “Basket Bond Sicilia” è promosso dalla Regione Siciliana, con la collaborazione della finanziaria regionale Irfis, e il raccordo di Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale in qualità di investitori istituzionali. I bond garantiti dalla Regione potranno essere utilizzati dalle imprese a supporto di programmi di investimenti o per esigenze di capitale circolante. «Irfis – spiega Iolanda Riolo, presidente dell’intermediario finanziario – è ancora una volta al fianco del governo regionale per la promozione del territorio siciliano. Dotiamo le nostre imprese di uno strumento alternativo al classico ricorso al credito bancario che ha mostrato di funzionare in altre regioni e che pensiamo possa essere sfruttato appieno anche dal nostro tessuto produttivo».